Combattere la Cellulite con la Cavitazione

Combattere la cellulite e gli accumuli di grasso non è facile perché queste alterazioni sono dovute a modificazione metaboliche e strutturali dei tessuti sottocutanei che portano allo sviluppo di una vera e propria patologia. Cavitazione e celluliteNeppure le diete più severe infatti riescono a produrre risultati accettabili sulla cellulite in quanto la sola perdita di peso non riesce ad eliminare le alterazioni dei tessuti e nemmeno le cause della patologia cellulitica. Di fatto fino ad oggi l’unico metodo sicuramente efficace è stato quello della liposuzione chirurgica.

L’Ultrasuono viene utilizzato da molto tempo in campo estetico per trattare soprattutto gli inestetismi della pelle ma , recentemente, si è scoperto che l‘ULTRASUONO A BASSA FREQUENZA può generare un effetto CAVITAZIONALE talmente efficace contro la cellulite da rappresentare una reale alternativa alla liposuzione ed alla chirurgia estetica. Nasce così la cavitazione a ultrasuoni.

La CAVITAZIONE elimina le CELLULE ADIPOSE L’ultrasuono a bassa frequenza infatti, quando viene utilizzato sul tessuto grasso o cellulitico, produce un particolare fenomeno, chiamato CAVITAZIONE , che genera piccole bolle gassose all’interno del tessuto adiposo, nello spazio interstiziale tra una cellula e l’altra.

bolle gassose all'interno del tessuto adiposoQueste bollicine, durante l’applicazione ultrasonica, si comprimono ed espandono milioni di volte al secondo fino a quando implodono producendo la rottura e la conseguente eliminazione definitiva delle cellule adipose. Il contenuto, acidi grassi, colesterolo e tossine,  viene rapidamente drenato ed espulso dall’organismo attraverso il sistema circolatorio e linfatico. Il risultato finale del trattamento con l’ultrasuono cavitazionale è la eliminazione definitiva delle cellule adipose trattate.

PROFONDITA’ della CAVITAZIONE Ma la ricerca ha evidenziato anche uno stretto rapporto  tra  la frequenze ultrasoniche utilizzata e la profondità a cui agisce la cavitazione: quanto più bassa infatti è la frequenza di emissione tanto più profonda sarà l’azione cavitazionale sul tessuto adiposo. Le donne e ancelluliteche gli uomini sanno molto bene, guardandosi allo specchio, che lo spessore adiposo varia da persona a persona e tra le diverse parti del corpo. Quando siamo di fronte ad un deposito di grasso di notevole spessore possiamo ottenere i migliori risultati solo se l’emissione cavitazionale riesce a trattare il grasso in tutta la sua profondità. La ricerca che abbiamo condotto e di cui tra poco vi illustriamo i risultati hanno dimostrato molto chiaramente che per avere veramente i migliori risultati è necessario disporre di apparecchiature in grado di aggredire la cellulite in profondità; in particolar modo quando dobbiamo trattare grasso e cellulite di 5/10 cm dobbiamo utilizzare apparecchiature a bassa  frequenza come i LipoZero Globus.

LA RICERCA E I RISULTATI

La Ricerca Uno studio realizzato all’Università Estacio de sa in Brasile (2010), ha dimostrato l’influenza dell’Ultrasuono di bassa frequenza sul grasso sottocutaneo localizzato nell’uomo e nella donna. In questo studio 7 soggetti furono sottoposti  a 7 sessioni di Ultrasuono a Bassa Frequenza in un periodo di 4 settimane. Come metodo valutativo questi soggetti furono sottoposti  alla misurazione della circonferenza addominale in 3 posizioni diverse ed alla valutazione della plica cutanea a sinistra e a destra dell’ombelico. Tutti i soggetti hanno realizzato 30 minuti di attività   aerobica di bassa intensità dopo ogni trattamento con ultrasuono.

I Risultati La media della circonferenza addominale dopo il trattamento fu del 5,6% inferiore a quella rilevata prima del trattamento. Per quanto riguarda la media dello spessore della plica cutanea la riduzione fu del 22,1 % rispetto alla stessa rilevazione prima del trattamento.

Conclusioni Alla luce dei risultati ottenuti in questo studio l‘Ultrasuono a Bassa Frequenza si presenta come un metodo particolarmente efficace per la riduzione del grasso addominale localizzato nell’uomo e nella donna.

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