Le Correnti Di Kotz

Il Dr. Yadov Kotsha è divenuto famoso per aver utilizzato l’elettrostimolazione per l’allenamento degli atleti dell’ URSS e i suoi studi furono resi pubblici alle Olimpiadi di Montreal (1976) quando si seppe che atleti sovietici.corrente di kotz

La corrente utilizzata per la stimolazione degli atleti venne chiamata corrente russa (o di Kotz) e Cominciò ad essere utilizzata dagli atleti di altri paesi per divenire uno dei mezzi dell’allenamento sportivo. Kotz, attraverso sperimentazioni e ricerche, definì le caratteristiche della corrente che porta il suo nome: – forma di corrente: sinusoidale (percorre il tessuto muscolare alternativamente nei due sensi) – frequenza di 2500 Hz quando applicate al muscolo (1000 Hz se applicate direttamente al nervo) – erogazione con treni di impulsi della durata di 10 msec. Per evitare l’affaticamento precoce del muscolo, che compare dopo circa 12/15 sec. di stimolazione continua, Kotz definì in 10 sec. la durata massima della fase di lavoro (erogato in pacchetti di 10 msec, di stimolazione alternati a 10 msec, di pausa) seguita da 50 sec. di pausa con un Duty Cycle di 1:5. Rispetto alle correnti eccitomotorie a bassa frequenza, questa corrente assicurava un maggior reclutamento muscolare, un’azione in profondita e una maggiore tollerabilità.

L’uso delle correnti di Kotz in campo medicale

Nuove acqimmagine schienauisizioni scientifiche sul meccanismo di contrazione muscolare e una tecnologia capace di generare impulsi di forme diverse (quadre, triangolari, trapezioidali, ecc.) ha fatto in modo che la stimolazione elettrica del muscolo per l’allenamento sportivo abbandonasse progressivamente la corrente sinusoidale per utilizzare la più performante corrente ad onda quadra bifasica e simmetrica con frequenze variabili da 30 a 120 Hz.

La corrente di Kotz tuttavia continuò ad essere utilizzata in campo medicale dove trova tuttora una valida applicazione per le sue caratteristiche: 1) Buon reclutamento muscolare 2) Azione profonda L’effetto eccitomotorio della corrente di Kotz, a differenza di altri tipi di corrente, si realizza nei muscoli profondi perché la cute oppone a queste correnti una minore resistenza. E’ infatti dimostrato che l’impedenza elettrica della cute diminuisce con l’aumento della frequenza.

Massima tollerabilita

Tra le correnti eccitomotorie, le correnti sinusoidali a media frequenza sono le meglio tollerate dal paziente. Ciò si verifica perchè, aumentando la frequenza della corrente, si viene a creare una discrepanza tra la soglia di contrazione muscolare e quella della sensazione dolorosa. Alla frequenza di 3.000-8.000 Hz la soglia della sensibilità dolorosa è più alta di quella eccito-motoria. A queste frequenze gli impulsi elettrici stimolano le fibre nervose motorie e meno quelle della sensibilita dolorifica e, pertanto, provocano delle contrazioni muscolari praticamente indolori.

Applicazioni delle correnti di Kotz

La corrente sinusoidale di Kots ha trovato un importante campo d’applicazione in ortopedia nel trattamento delle scoliosi secondo la metodica SPES (Surface Paravertebral Electro Stimulation). L’elettrostimolazione paravertebrale è una metodica relativamente recente e la sua validità resta tuttavia ancora oggetto di discussioni ma si può riconoscere che in casi ben selezionati consente di dilazionare l’uso del corsetto senza alcun rischio per il paziente. Un altro settore di applicazione dell’elettroterapia nel muscolo innervato è costituito dalla FES, Stimolazione Elettrica Funzionale. Sulla FES esistono numerosi lavori scientifici che descrivono l’elettrostimolazione nell’emiplegico introducendo la stimolazione elettrica di muscoli non spastici privi del controllo nervoso, con lo scopo di evocare una contrazione muscolare che produca un movimento funzionale utile. Occorre ricordare che nell’emiplegico non vi è una paralisi muscolare da lesione del secondo motoneurone ma una paralisi del movimento; l’eccitabilità elettrica dei nervi periferici così come la capacità di contrazione dei muscoli non sono alterate per cui vi sono i presupposti per l’applicazione della stimolazione elettrica. L’elettroterapia con correnti di Kots trova infine impiego anche nei trapianti muscolari, sia per assicurare al muscolo trasposto un trofismo adeguato alla sua nuova funzione, che per aiutare il paziente a prendere coscienza della diversa situazione funzionale, grazie alle afferenze prodotte dalla contrazione muscolare indotta.

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